Villa Litta Lainate

Personaggi e citazioni storiche

Johann Christian BACH 
(Lipsia, 5 settembre 1735 – Londra, 1º gennaio 1782)
Compositore tedesco

Undicesimo figlio di Johann Sebastian Bach, è considerato uno tra i maggiori compositori della sua epoca. Compose prevalentemente musica in stile galante, pur inserendosi tra il novero dei principali precursori del classicismo viennese. Notevole fu la sua influenza sullo stile di Mozart.
Conclusi gli studi, nel 1754 si diresse a Milano, dove nel 1760 divenne secondo organista della cattedrale e scrisse due Messe, un Requiem, un Te Deum e altre opere. A tale periodo risale il suo soggiorno a Villa Litta in qualità di maestro di musica della famiglia Litta e risiedette sotto l'ala protettiva del conte Agostino Litta.
Lasciò Milano nel 1762, per partire alla volta di Londra dove visse fino alla morte avvenuta nel 1782.

 

STENDHAL, Marie Henri Beyle
( Grenoble 1783-Parigi 1842 )
Scrittore francese

Marie Henri Beyle, in arte Stendhal, nasce a Grenoble nel 1783. Scrittore francese amante dell’arte e dell’Italia, dove passò buona parte della sua vita, iniziò la sua carriera letteraria nel 1815 con la stesura delle biografie di Haydn, Mozart e Metastasio. Nel 1817 pubblicò il suo diario di viaggio, Roma, Napoli e Firenze, nel quale per la prima volta si firma con lo pseudonimo di Stendhal. Un soggiorno a Villa Borromeo Visconti Litta gli diede occasione di scrivere il passaggio sottostante.

ROME, NAPLES et FLORENCE en 1817
Parigi 1817 (ed. consultata, Bari, Laterza, 1974), p. 15

"Leinate, un giardino pieno di elementi architettonici, di proprietà del Duca Litta, mi è piaciuto … Conviene guardarsi bene dal passeggiare soli a Leinate; il giardino è pieno di getti d'acqua fatti apposta per inzuppare gli spettatori.
Posando il piede sul primo gradino di una certa scala, sei getti d'acqua mi sono schizzati tra le gambe".

 

Carlo PORTA
(Milano, 15 giugno 1775 – Milano, 5 gennaio 1821)
poeta italiano

Figlio di Giuseppe Porta e Violante Gottieri, nasce a Milano sotto la dominazione austriaca ed è considerato il maggior poeta milanese.
Il periodo considerato la grande stagione della poesia di Carlo Porta comincia nel 1812 con le Desgrazzi de Giovannin Bongee. Da questo lavoro in avanti e fino alla fine dei suoi giorni il poeta produrrà con grande costanza e qualità.
Muore nella sua città natale il 5 gennaio 1821.

 

Ugo FOSCOLO
(Zante, 6 febbraio 1778 – Londra, 10 settembre 1827)
Poeta e scrittore italiano, uno dei principali letterati del neoclassicismo e del preromanticismo

Foscolo fu uno dei più notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento. Come molti intellettuali della sua epoca, si sentì attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virtù, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperano in immagini serene di compostezza neoclassica. Tornato nel 1813 per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto, partì presto in un nuovo volontario esilio e morì povero qualche anno dopo a Londra.
Si narra che, durante un soggiorno a Villa Borromeo Visconti Litta, sorprese la sua amante, Antonietta Fagnani Arese, tra le braccia di un altro uomo e le inflisse una punizione con «delle scudisciate sulle gentil terga», citazione tratta dal romanzo Cento anni di Giuseppe Rovani.

 

Cesare CANTU'
(Brivio, CO 1804 - Milano 1895) storico, letterato e politico italiano
STORIA DI MILANO E SUA PROVINCIA
Milano 1857, vol. 1, p. 616

"Per amena stradicciula, dopo due miglia, lasciando a destra Passirana presso il Lura, giungi a Lainate, situato fra il Lura e il Buzzente, e il cui territorio è attraversato dal cavo Diotti. Questo paese trae fama dalla principesca villa, cominciata dagli Arese, sul principiare del 1600 a disegno di Francesco Brambilla, proseguita dai Visconti, poi dai loro eredi duchi Litta. Il palazzo, non compiuto, è ornato di pregevoli quadri, fra cui un S. Paolo di Daniele Crespi. Vastissimo è il giardino, diviso in quattro grandi scomparti: il primo, destinate alle stufe ed ai parterri, e al centro un bacino ornato di otto statue, e di altrettanti gruppi di puttini che gettano acqua.
Delle stufe, quella degli ananas fu da alcuni anni costrutta con tutte le diligenze che richieggono così fatti edificj. Nel secondo, offre graziosa ombra un boschetto, donde si passa al frutteto, in mezzo a cui è un gruppo colossale di tritoni, che versano acqua nel sottoposto bacino, e sorreggono un Nettuno. Segue nel terzo un ricinto, consacrato alle feste villerecce, ové un Adone di Marcantonio Prestinari. Indi per una selvetta s'entra nel palazzo delle fontane, luogo fabbricato rettangolare, dimezzato da una rotonda, su cui s'innalza un maestoso terrazzo con due bracci sporgenti. Prestigioso è l'aspetto di questo palazzo, massime quando se ne veda zampillar l'acqua da ogni parte e in lunghi scrosci, o in minutissima pioggia. Statue di bronzo, di marmo, di plastica fra le quali ce n'è di colossali, bassorilievi, busti, puttini, ne fregiano le due fronti e le ale, ove in ampie sale, incrostate di mosaico, sono raccolte anticaglie, produzioni naturale e scolture.
Ultime vengono le grotte, molteplici andirivieni tappezzati di tufo, che apprestano amabile frescura, e presentano effetti singolari d'ombre e di luci."